1 Aprile 2023
Gli infissi sono uno degli elementi di maggiore importanza nel contesto architettonico di un qualsiasi edificio, quindi ovviamente anche all’interno delle nostre case.
Gli infissi rivestono un’importanza assoluta sotto il profilo del risparmio energetico e del comfort abitativo, in quanto deputati all’isolamento termico e acustico delle abitazioni e costituiscono allo stesso tempo un elemento chiave per quello che riguarda l’arredamento.
Per fornire una guida completa agli infissi e alla loro utilità, è bene definire da subito cosa li differenzia dai serramenti.
Con il termine infisso si considera la struttura vera e propria, costituita dal telaio che deve essere fissato nella struttura dell’edificio; mentre con serramento s’intende l’elemento mobile, che viene collegato al telaio tramite determinate cerniere.
La combinazione delle due strutture è quella che forma i cosiddetti sistemi di chiusura, quindi porte e finestre, deputati all’isolamento termoacustico delle nostre abitazione.
L’infisso ha la funzione primaria di gestire le aperture nei muri, vale a dire uno dei pilastri fondamentali su cui ruota l’intera architettura di un edificio.
La comunicazione da e verso l’esterno avviene attraverso porte e finestre e l’infisso ha quindi una funzione decisiva, in quanto deve essere studiato e progettato per rendere questa comunicazione confortevole e funzionale oltre che esteticamente appagante.
Le funzioni primarie di un infisso sono quindi quelle di:
Ovviamente con il tempo e i perfezionamenti tecnologici, le funzionalità primarie di un infisso come quelle appena elencate hanno lasciato spazio ad obiettivi più specifici, che hanno elevato i compiti di un buon infisso ad uno stadio successivo.
Infatti per definire un buon infisso al giorno d’oggi è necessario capire quali vantaggi porta la sua installazione e come le sue funzionalità possono migliorare l’edificio e il suo comfort.
Pertanto un infisso di qualità al giorno d’oggi deve avere la funzione di:
Quindi abbiamo visto come attualmente le funzioni di un infisso si sono spostate sempre più verso obiettivi specifici connessi al comfort, la sicurezza e il risparmio energetico degli edifici abitabili.
Conoscere come è composto un infisso ci permette di capire meglio come e quando sostituirlo, ed inoltre ci consente di fare scelte più oculate in base alle esigenze che variano a seconda dell’edificio su cui installarli.
Un infisso è composto da vari elementi che sono nello specifico:
Ognuno di questi elementi ha una propria importanza specifica e merita un piccolo approfondimento per comprenderne il peso specifico all’interno dell’elemento finito.
Il controtelaio altro non è che una intelaiatura inserita all’interno della muratura che delimita la finestra.
Risulterà invisibile una volta terminato il lavoro, perché di fatto “inglobato” dalla struttura muraria. Per molto tempo è stato costruito prevalentemente in legno, oggi è disponibile anche in metallo.
La costituzione di un buon controtelaio è fondamentale ai fini di un buon sistema di isolamento.
Il telaio costituisce una delle parti più importanti dell’intera struttura; è la parte fissa che viene avvitata al controtelaio.
Al di là dell’aspetto estetico, per cui ovviamente i telai ricoprono una parte estremamente importante, questi assumono un ruolo di primaria importanza relativamente agli aspetti termici e acustici.
Fino a pochi anni fa, in Italia, il telaio maggiormente diffuso era costruito unicamente in legno; recentemente vi sono ottime progettazioni in molti altri materiali.
Il telaio mobile, di fatto, è l’anta mobile della finestra, quella che si apre e si chiude. E’ realizzata con lo stesso materiale impiegato per il telaio fisso.
Il telaio mobile è progettato in modo da poter ospitare, al suo interno, il vetro che completerà la struttura, oltre ai cardini metallici utili ad ancorarlo al telaio fisso.
La sua costituzione ottimale risulta fondamentale per la conservazione del calore e per la limitazione del rumore.
Le guarnizioni, inserite tra il telaio fisso e quello mobile, sono la componente necessaria a completare l’ermeticità dell’infisso, coinvolgendo anche i benefici acustici e di conservazione del calore.
Gli infissi di molti anni fa non contenevano guarnizioni: motivo per il quale, nelle case più vecchie, non è insolito avvertire un piccolo spiffero, di tanto in tanto.
Sono gli elementi irrinunciabili per garantire fissaggio, movimentazione e chiusura dell’infisso: dai cardini ai sistemi di apertura a scorrimento, anche il fattore relativo ai componenti metallici ha quindi la sua importanza specifica.
La parte finale dell’infisso è costituita dalla vetrata, quella attorno a cui sono di fatto costruite tutte le partizioni precedentemente nominate.
Se un tempo questa parte era costituita unicamente da un vetro che non poteva offrire particolari garanzie in termini di isolamento, oggi il progresso ha prodotto nuovi tipi di vetrate, come ad esempio i vetrocamera (ovvero la sistemazione di due lastre di vetro divise da un piccolo margine di aria sigillata), utilissimi a garantire un certo margine di isolamento acustico e di conservazione del calore.
Ora che abbiamo visto nel dettaglio composizione e funzionalità degli infissi, addentriamoci nella parte più tecnica, studiando quelle che sono le varie tipologie di infisso per capire pro e contro in modo da compiere scelte oculate in fase di sostituzione.
Normalmente sul mercato esistono tre grandi famiglie di infissi che sono nello specifico:
Questi sono i tre materiali più comuni con cui costituire un infisso e ognuno di questi porta con sé vantaggi e svantaggi, che vanno attentamente analizzati in base alle esigenze che un determinato tipo di infisso deve soddisfare.
La tipologia di infisso in legno è senza dubbio quella più classica ed elegante per quella che è la tradizione italiana. Caldi e solidi, gli infissi in legno fanno da sempre parte dell’arredo delle nostre case.
Gli infissi in legno hanno come caratteristica principale il fatto di potersi abbinare armoniosamente con qualsiasi tipo di arredamento; il legno, poi, risulta essere un’ottima soluzione per la conservazione della temperatura.
Per ovviare alla possibile deformazione nel tempo, il legno viene sottoposto ad un trattamento chiamato di tecnologia lamellare, tecnica che consiste nell’assemblamento di piccole lamelle di legno utili alla costituzione degli infissi.
In seguito, poi, l’infisso in legno può essere sottoposto ad una verniciatura speciale per garantirne durata e tenuta, magari tramite laccature colorate coprenti o quelle a poro aperto che lasciano intravedere la venatura sottostante, o ancora con l’utilizzo di vernici trasparenti (per mantenere l’aspetto del legno inalterato).
Per la creazione di un infisso si possono utilizzare diversi tipi di legname, e tra i più comuni abbiamo:
Come accennato il legno è un materiale utile se vogliamo un infisso che sia anche un elemento di arredamento: molto spesso è utilizzato per gli infissi interni proprio per questa sua caratteristica estetica di grande versatilità.
D’altro canto il legno è un materiale che soffre più di altri gli agenti atmosferici, quindi si dimostra meno adatto per gli infissi esterni anche se i vari trattamenti a cui viene sottoposto possono aiutare la sua resistenza e garantire comunque una buona durata.
Altra tipologia di infisso presente sul mercato è quella in alluminio.
Materiale robusto, ma leggero e resistente, costituisce una soluzione particolarmente durevole nel tempo, dal momento che l’alluminio resiste perfettamente alle variazioni atmosferiche, non necessita di molta manutenzione e garantisce alti livelli di isolamento termico ed acustico.
Attualmente è la tipologia di infisso più moderna e funzionale che si possa installare e garantisce notevoli risultati in ognuna delle caratteristiche fondamentali di questa struttura.
I vantaggi di un infisso in alluminio si possono sintetizzare in:
Uno dei fattori principali che portano alla scelta di infissi in alluminio è legato alle prestazioni energetiche che queste strutture dimostrano, anche per via di alcune lavorazioni particolari come quella a «taglio termico», in cui viene inserito un materiale speciale a bassa conducibilità termica in corrispondenza di una camera interna al profilato. Questo permette di limitare la dispersione termica, garantendo un certo livello di risparmio energetico.
Infatti, altro punto a favore dell’infisso in alluminio è la possibilità di accedere alla detrazione fiscale dedicata agli interventi di efficientamento energetico: vi è un risparmio sul costo di sostituzione se viene garantita una riduzione del fabbisogno elettrico per il riscaldamento, oltre ad un contestuale miglioramento termico dell’edificio.
Non per ultimo, poi, il fattore design: con i colori e le tipologie disponibili, l’infisso in alluminio costituisce un significativo elemento di arredo, e si adatta molto bene alla tipologia di infisso da esterno, grazie alla resistenza del materiale e alla bassa necessità di manutenzione.
Gli infissi in PVC risultano più economici rispetto alle soluzioni in legno e in alluminio e questa caratteristica gli ha resi popolari, pur non costituendo un elemento di arredamento elegante come il legno o l’alluminio.
Generalmente, gli infissi in PVC si suddividono in tre categorie: bicolori, blindati e a taglio termico. Tutti e tre garantiscono, in modo diverso, un certo livello di isolamento termico ed acustico, ma in misura comunque minore rispetto ad un infisso in alluminio.
I vantaggi rispetto alle altre due tipologie si limitano al fattore economico e alla durata comunque buona in termini di tempo.
Gli infissi in PVC rimangono però un gradino sotto in termini di prestazioni, e non possono essere considerati un buon elemento per la costituzione di un infisso interno, per via della loro scarsa resa estetica
Comunque anche gli infissi in PVC rientrano nella casistica di riqualificazione energetica, per cui anch’essi sono soggetti ad una detrazione fiscale nella misura del 65%, ma se abbinati ad un incentivo sono comunque meno scelti rispetto ad un infisso in alluminio.
La suddivisione in materiale è quella che caratterizza le differenze tra i vari infissi, ma esistono altre tipologie che iniziano a farsi strada tra le scelte dei clienti.
Detto dell’infisso a «taglio termico» che garantisce le migliori prestazioni in termini di isolamento termoacustico, e particolarmente adatto all’abbinamento con l’alluminio, sono da discutere anche gli infissi di nuova generazione, costituiti dalla fusione tra quelli in legno e alluminio.
Si chiamano proprio infissi in legno alluminio e riescono a condensare in un unico prodotto tutte le caratterische migliore delle tue tipologie distinte, garantendo un prodotto all’avanguardia per quello che riguarda le prestazioni isolanti, unito ad una notevole cura dell’aspetto estetico.
L’utilizzo di legno e alluminio congiuntamente consente di progettare ad esempio finestre molto performanti, durevoli e resistenti all’esterno ma allo stesso tempo belle per l’arredamento interno.
Fatte le debite premesse di carattere strutturale, e viste le peculiarità delle varie tipologie disponibili sul mercato, è importante capire quale sia il momento giusto per sostituire i propri infissi, ovvero – al di là dei canoni estetici – quando ci sia una vera necessità e utilità ad effettuarne la sostituzione.
Questo concetto si lega a doppio filo alla manutenzione di un infisso e a quella che risulta essere la durata nel tempo, spesso influenzata dal materiale di costruzione.
Ma non è solo il materiale ad influire sulla durata della vita del nostro infisso e vi sono infatti alcuni fattori che non devono essere trascurati per garantire una vita lunga alla struttura che si decide di installare.
La posa in opera è uno di questi, in quanto un’installazione compiuta a regola d’arte permette il massimo del funzionalità dell’infisso durante tutta la sua vita. Le varie garanzie e certificazioni sono poi una parte altrettanto fondamentale, basti pensare alla verniciatura che deve assicurare prestazioni sia sotto il profilo dell’isolamento che estetico.
Ma giunti al termine della vita del nostro infisso, vi sono due principali motivi che determinano la necessità di sostituzione, ovvero:
Un infisso rotto, talvolta, può essere riparato senza ricorrere alla sostituzione dello stesso: basti pensare ad una maniglia svitata o ad una guarnizione un po’ staccata.
Ma talvolta potrebbe succede che l’isolamento interno risulti compromesso, pertanto si potrebbe vivere una situazione di temperatura inficiata dal mancato funzionamento dell’infisso, che potrebbe portare a maggiori consumi derivanti da riscaldamento o da raffreddamento, e conseguentemente a dover sostenere spese più elevate.
Vanno pertanto verificate periodicamente due caratteristiche: l’isolamento termico appena menzionato, unitamente all’isolamento acustico.
Temperatura (in difetto o in eccesso) e assenza di rumore sono i due indicatori principali che determinano la necessità di sostituire i propri infissi, sia per una questione di benessere che per una questione di risparmio a lungo termine.
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